Dal 2016 TIA sta realizzando, tramite la propria società Synergy Progetti International SAC, una serie di impianti fotovoltaici per portare elettricità in molte zone del paese sudamericano non servite dalla rete elettrica o servite solo parzialmente per qualche ora al giorno.
Manitì è un paese di circa 350 abitanti, situato sulle sponde di un fiume che fa parte dell’immenso bacino del Rio delle Amazzoni.
La corrente elettrica nel paese è presente solo dalle tre alle quattro ore al giorno. La Clinica Ana Stahl di Iquitos, in collaborazione con le autorità regionali e distrettuali, Centura Health e l’Universidad Peruana Union, ha intrapreso il progetto di costruire un Centro di salute e di prevenzione contro le malattie, tramite un programma di informazione e di educazione della popolazione. Lo scorso maggio la nostra impresa è stata scelta per realizzare un impianto fotovoltaico per permettere al Centro di rendersi totalmente indipendente dalla rete elettrica urbana, incostante e non sufficiente a coprire il fabbisogno energetico della struttura. Grazie ai lavori realizzati, il villaggio di Manitì ha ora una struttura medico-assistenziale in grado di lavorare costantemente per tutte le 24 ore.

Sinteticamente i lavori da noi eseguiti sono stati :
- Costruzione della struttura portante dei pannelli solari e loro installazione
- Scavo del pozzo per la posa a terra ed installazione del parafulmine
- Collegamento dei pannelli con il quadro di controllo composto da un inverter, un regolatore di carica e interruttori che garantiscano la sicurezza in caso di eccessivo carico
- Collegamento di un banco di batterie per garantire elettricità anche nelle ore serali e notturne.

La necessità del comune di Flor de Punga, paese di all’incirca 1200 abitanti nel distretto di Capelo, era invece quella trovare una soluzione all’annoso problema della fornitura di elettricità che permettesse al comune e ai suoi funzionari di lavorare senza interruzioni durante il giorno, in particolare con computer e attrezzature da ufficio.

I nostri tecnici hanno disegnato ed installato appositamente un kit comprendente:
- Pannelli solari sul tetto della struttura
- Quadro di controllo con inverter, regolatore di carica e sistema di sicurezza dell’impianto
- Banco batterie che garantisce l’apporto di elettricità nelle ore serali
- Collegamento alla rete pubblica come fonte ulteriore di carica del banco batterie
Il sistema sta funzionando perfettamente, permettendo così al comune di lavorare con efficienza e in modo del tutto ecosostenibile !
La Conferenza Stato/Regioni ha approvato nello scorso novembre l’aggiornamento del documento “Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV) - Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute”.
Il testo conferma il ruolo delle Note Q e R del Regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging) : è sufficiente la conformità ad una sola delle due affinché le fibre siano classificate non pericolose e precisamente:
- Nota Q: la fibra ha superato con successo un test di bio-solubilità
- Nota R: la fibra ha un diametro medio ponderato superiore a 6 micron
Questo significa che per la rimozione di FAV conformi alla Nota Q o R è sufficiente l’utilizzo di indumenti da lavoro, mascherina protettiva usa e getta, guanti, eventuali occhiali protettivi.
Per le FAV classificate pericolose, invece, sono necessarie maggiori precauzioni e precisamente il confinamento statico o statico/dinamico a seconda che il contenuto di ossidi alcanino terrosi sia superiore o inferiore al 18%.
Il nostro cliente ha 80 cabine di trasformazione del gas, disseminate in varie località del nord est dell'Italia, con tubazioni coibentate in fibra artificiale vetrosa.
Le attività di cui siamo stati incaricati consiste nella sostituzione di tutte le coibentazioni presenti nelle cabine che risultavano prive della necessaria documentazione tecnica attestante la loro non pericolosità e la loro efficienza termica, incluso il servizio di monitoraggio e rimozione delle fibre artificiali vetrose (F.A.V.), ritenuto necessario per mantenere nelle migliori condizioni di sicurezza gli impianti.
In sintesi le attività svolte sono :
- campionamenti massivi delle coibentazioni ed analisi delle fibre aerodisperse per la ricerca delle FAV
- rimozione delle fibre artificiali vetrose sia pericolose che non pericolose
- analisi delle fibre aerodisperse post rimozione delle coibentazioni pericolose
- fornitura e posa in opera delle nuove coibentazioni

Mediamente, per ogni cabina, sono stati effettuati da 1 a 4 campionamenti sulle coibentazioni che hanno dato come risultato la presenza, in circa il 50% dei casi, di FAV classificate pericolose di categoria 2B (ex caso 3).

Si tratta di "possibili agenti cancerogeni per l'uomo" e come tali la loro bonifica prevede oggi, come indicato nelle Linee Guida, il confinamento statico dei locali con teli di politene, in aggiunta ai normali dispositivi di protezione individuale. La ricoibentazione delle coppelle è fatta utilizzando lana minerale di nuova generazione che assolve ai requisiti della nota Q ovvero la Biosolubilità della fibra.
Nelle foto allegate si possono vedere dei particolari delle tubazioni interessate dalle attività di monitoraggio e bonifica.
Per altre informazioni tecniche scrivete: a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
30 anni fa iniziò la fase pionieristica delle bonifiche da amianto friabile in Italia, dove la nostra società fu protagonista nell'individuare soluzioni tecniche, interpretare i bisogni del proprio cliente, intraprendere partenariati con le migliori aziende fornitrici di sistemi e tecnologie. In assenza di alcuna normativa italiana o europea, TIA individuò allora le migliori tecnologie disponibili mutuando dalle norme Epa (Usa) le tecniche e le metodologie di cantiere da far rispettare a protezione dei terzi e dei propri operatori. In particolare riuscì ad instaurare una seria e costruttiva collaborazione con gli enti pubblici di controllo, con i quali sono stati scritti a quattro mani gli articoli della normativa tecnica che in seguito diventeranno leggi di riferimento regionali e poi nazionali.
Questi brevi cenni agli inizi della nostra storia societaria sono contenuti nella brochure istituzionale che potete sfogliare qui sotto
Scoprirete come ci siamo trasformati nel corso degli anni attraverso l'internazionalizzazione e la diversificazione delle attività e come pensiamo al nostro futuro nei nuovi servizi che stanno nascendo. Buona lettura.

