E' in corso presso una stazione di servizio carburanti alle porte di Milano, precisamente a Carpiano, un intervento di bonifica delle acque sotterranee e del suolo.
L’intervento prevede la bonifica da idrocarburi tramite il trattamento in situ con prodotto brevettato MPCD® a impatto zero.
MPCD® è un disgregatore molecolare biodegradabile al 99%, a base di sodio carbonato e sodio metasilicato, con l’aggiunta di un emulsionante/catalizzatore di estrazione vegetale. Riduce gli idrocarburi in molecole più piccole rendendole facilmente attaccabili e digeribili dai batteri che vivono nel terreno. Una volta che l'azione dei microrganismi è finita, si ottiene solo un residuo inerte in quantità insignificante.
Come funziona
MPCD® promuove la formazione di micro-gocce del contaminante. Le micro-gocce sono successivamente incapsulate e stabilizzate dall’azione combinata dei metasilicati e carbonati. All’interno delle microgocce, MPCD®catalizza la reazione di cracking delle catene idrocarburiche formando catene più corte che sono più facilmente biodegradabili dai consorzi batterici presenti nel terreno/acque. Il comportamento di MPCD®è similare a quello degli eso-enzimi prodotti da molte specie di batteri e funghi che riducono i composti organici complessi in composti più semplici e più facilmente assimilabili.
Metodologia di applicazione
MPCD® viene diluito in acqua sovrassatura di ossigeno e poi immessa nel terreno.
L’applicazione del prodotto avviene in due modalità:
- nel comparto suolo, attraverso l’iniezione con pompa ad alta pressione in apposite aste installate nel sottosuolo fino ad una profondità di 4m
- nel comparto acque di falde, attraverso l’infusione del prodotto nei piezometri esistenti
Con questa azione si elimina il contaminante senza la tradizionale bonifica che risulterebbe più invasiva, lunga nei tempi e onerosa.
Grazie a questa nuova tecnologia il punto vendita è sempre potuto rimanere aperto senza interrompere la propria attività.
Principali Vantaggi rispetto alle metodologie tradizionali
- Nessuna movimentazione del terreno
- Nessuna o limitata produzione di rifiuti
- Nessuna interruzione delle attività produttive
- Cantierizzazione contenuta
- Maggiore sicurezza per i lavoratori
- Riduzione dei tempi di esecuzione (-40% circa)
- Riduzione dei costi (-30% circa)


La tariffa dell’energia elettrica è aumentata ad oggi di oltre il 300% rendendo più conveniente autoprodurre in azienda la propria energia.
Di conseguenza si sono ridotti consistentemente i tempi di rientro dall’investimento nell’impianto fotovoltaico: oggi installare un impianto fotovoltaico conviene.
Dal 2007 abbiamo deciso di puntare sulle energie rinnovabili, creando un’apposita divisione specializzata nella realizzazione di impianti fotovoltaici e affiancando questa attività a quella delle bonifiche ambientali. In questo modo, è nato il servizio di rimozione di coperture in cemento-amianto abbinato al rifacimento delle stesse superfici con pannelli fotovoltaici.
TIA si propone come System Integrator di impianti fotovoltaici garantendo un servizio completo alle società che vogliono autoprodursi energia.
I Servizi erogati da TIA sono:
- Progettazione dell’impianto fotovoltaico
- Fornitura e posa dell’impianto fotovoltaico
- Monitoraggio dell’impianto fotovoltaico
- Manutenzione dell’impianto fotovoltaico
- Consulenze per l’efficientamento energetico con particolare riguardo ai sistemi illuminanti
Per maggiori informazioni e preventivi scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

tratto da Repubblica
Dal prossimo anno aumentano gli incentivi a disposizione di chi sceglie energie rinnovabili. Semplificate anche le procedure per le nuove installazioni e la sostituzione degli impianti.
Dal 2022 aumentano gli incentivi a disposizione di chi sceglie energie rinnovabili. Diventano più corposi quelli per il consumo collettivo e per chi sostituisce il tetto di copertura in amianto con i pannelli solari. Le novità nel Decreto Legislativo 199/2021, che recepisce la Direttiva 2018/2001/UE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
Sempre più energia solare
Grazie al decreto aumenta, per prima cosa, la quota di energia da fonti rinnovabili che dovrà obbligatoriamente essere utilizzata sugli edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazioni importanti a partire dal giugno 2022, 180 giorni dall'entrata in vigore del decreto. Gli interventi dovranno infatti garantire il rispetto della copertura del 60% dei consumi previsti per la produzione di acqua calda sanitaria e del 60% della somma dei consumi previsti per la produzione di acqua calda sanitaria, la climatizzazione invernale e la climatizzazione estiva tramite energia da fonti rinnovabili.
Bonus fiscali e incentivi cumulabili per i pannelli
Il decreto prevede poi l'introduzione di specifiche condizioni di cumulabilità con le agevolazioni fiscali previste per la realizzazione degli impianti e dei sistemi di accumulo con altri regimi di sostegno, tenendo conto delle diverse caratteristiche soggettive e degli impianti, al fine di garantire complessivamente un'equa remunerazione degli interventi. Semplificate anche le procedure per le nuove installazioni e la sostituzione degli impianti.
Più facile l'accesso ai fondi
L'incentivo sarà assegnato tramite una tariffa erogata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che sarà rivista e aumentata, con una particolare attenzione agli impianti condivisi di piccola taglia. Per quelli di potenza pari o inferiore a 1 MW per il consumo condiviso sarà infatti possibile accedere a un nuovo incentivo diretto, che premia, attraverso una specifica tariffa, graduabile anche sulla base della potenza degli impianti, l'energia autoconsumata istantaneamente. L'incentivo è attribuito direttamente, con richiesta da effettuare alla data di entrata in esercizio.
Più soldi per chi elimina l'amianto
Saranno poi più consistenti le agevolazioni per chi sostituisce le coperture in amianto di qualunque struttura con i pannelli fotovoltaici. Per usufruire delle agevolazioni, infatti, non sarà più obbligatorio come previsto finora, che la superficie di amianto e quella dei nuovi pannelli coincidano. È sufficiente che l'impianto sia installato sullo stesso edificio o in altri edifici confinanti, purché nella disponibilità dello stesso soggetto che effettua l'intervento. Una misura, questa che risolve le difficoltà legate alla possibilità di usufruire dei bonus fiscali legati, invece, proprio al concetto di "sostituzione" di una tipologia di copertura con un'altra.

Si è concluso un importante intervento in via Vittorio Veneto a Roma, su un immobile di prestigio.
L'edificio si presentava all'inizio dei lavori ancora completamente arredato.
Si è proceduto a liberare tutti i piani dagli arredi e dalle attrezzature come prima fase propedeutica alla creazione di settori di intervento delle attività di strip out e bonifica.
Per contenere i tempi di esecuzione alcuni settori sono stati trattati contemporaneamente.
Le lavorazioni si sono svolte secondo questa successione di attività:
- strip out preliminare
- bonifica materiali contenenti amianto
- bonifica fibre artificiali vetrose
- strip out finale.
L'amianto era presente in diversi materiali contenuti all'interno del complesso e principalmente :
- coibente tubazioni
- mastici condotte
- pavimentazione con colla sottostante
- coibente spruzzato su travi
- guarnizioni tubazioni
- pastiglie frenanti
- stucco vetrate
- intarsi murali
I diversi materiali contenenti amianto erano di natura friabile e compatta. Pertanto si è proceduto con la creazione sia di confinamenti statici in particolare per le condotte con mastice bituminoso, sia statico-dinamici, in particolare per tutte le pavimentazioni con colla e l'intonaco floccato.
Si è utilizzata anche la tecnica del glove bag ove possibile.

