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Mercoledì, 18 Novembre 2020 00:00

Phytoremediation : fase 4 sperimentazione in campo - Case history

A seguito degli esiti delle indagini di caratterizzazione ambientale eseguite presso l’area oggetto di studio sperimentale di Phytoremediation ubicata all’interno di uno stabilimento di Turbigo (MI), che hanno evidenziato in quattro punti la non conformità per le Concentrazioni Soglia di Rischio per i limiti Colonna A Tab 1 D.Lgs. 152/2006 (siti a destinazione verde/residenziale) e in due punti per i limiti Colonna B Tab. 1 D.Lgs. 152/2006 (siti a destinazione commerciale/industriale), nel mese di ottobre la nostra rete Refit ha dato avvio alla Fase 4 del progetto: “Sperimentazione in Campo".

Nello specifico la contaminazione riscontrata è dovuta essenzialmente a metalli pesanti (Cr totale e Zn) ed in parte a idrocarburi, fino a una profondità massima di 2 metri. Questo rappresenta una situazione di partenza idonea per l'approccio di fitobonifica, efficace in caso di contaminazioni superficiali.

La sperimentazione in campo ha come finalità la possibile applicazione full scale di tale tecnologia di bonifica, studiare le essenze vegetali più efficaci,  prevedere i tempi utili per il raggiungimento dei limiti di riferimento in aree con caratteristiche ambientali e di contaminazione simile a quella di studio, e di conseguenza dimensionare future bonifiche mediante la tecnica in oggetto.

In virtù di quanto sopra, il piano sperimentale attuato nella sua fase di Impianto vegetale è stato realizzato su tutte le particelle sottese dai punti risultati non conformi sia alle CSC Colonna A Tab. 1 D.Lgs. 152/2006, siti a destinazione verde/residenziale, che alle CSC Colonna B Tab. 1 D.Lgs. 152/2006, siti a destinazione commerciale/industriale, oltre che alla particella sottesa da un punto conforme, come dati di base e controllo.

La prova in campo è stata dimensionata tenendo in considerazione l’intera superficie messa a disposizione dalla Committente, in modo da poter confrontare i risultati finali con tutte le concentrazioni dei potenziali contaminanti rilevate durante la fase di caratterizzazione ambientale. Complessivamente l’area su cui è stata avviato l’intervento sperimentale di phytoremediation è pari a 600 m2 a cui sono aggiunte ì 125 m2 di aree prive di potenziali contaminanti da utilizzarsi come aree di controllo.

Sulla base:

  • della tipologia di contaminazione rilevata (natura dei contaminanti e profondità

  • delle caratteristiche stratigrafiche dell’area di studio

  • del periodo di semina (autunno)

la prova sperimentale è stata eseguita mediante la semina delle seguenti essenze:

  1. Particella 1 (punto TR2) e parte particella di controllo (punto TR7): Festuca arundinacea, profondità radici fino a 2 m - idonea per metalli pesanti;

  2. Particella 2 (punto TR3) e parte particella di controllo (punto TR7): Agrostide stolonifera, profondità radici entro 1 m - idonea per metalli pesanti e composti organici

  3. Particella 3 e 4 (punti TR4 4 TR6) e parte particella di controllo (punto TR7): Medicago sativa ( Erba medica), profondità radici fino a 2 m - idonea per metalli pesanti

  4. Particella 5 (punti TR4 4 TR6) e parte particella di controllo (punto TR11): Festuca arundinacea, profondità radici fino a 2 m - idonea per metalli pesanti e Medicago sativa (Erba medica), profondità radici fino a 2 m - idonea per metalli pesanti;

  5. Particella 6 (punti TR9) e parte particella di controllo (punto TR7): Brassica napus, Profondità radici entro 1 m - idonea per metalli pesanti e composti organici.

In generale sono stati utilizzati 35 g/mq di semente per tipologia di essenza. Gli sfalci verranno effettuati nei mesi di aprile/giugno/agosto e ottobre.

In considerazione dello stato di fatto dei luoghi e della stratigrafia dei suoli, preliminarmente alla semina si è proceduto alla preparazione del sito, mediante:

- Picchettamento delle particelle di interesse;

- Preparazione dell’area (eliminazione superficiale di ciottoli, sassi e copertura erbacea, etc).

A seguito delle attività di cui sopra si è proceduto alla semina a spaglio delle specie erbacee.

TEMPISTICHE DI CONTROLLO ED ANALISI

La prova sperimentale avrà durata complessiva pari a 2 anni. Dal momento che le specie piantumate sono specie annuali, sarà effettuata una seconda semina indicativamente in primavera/autunno.  Al fine di garantire le condizioni ottimali per lo sviluppo delle piante, durante la prova sperimentale verranno monitorati i seguenti parametri:

Verifica parametri biologici a cadenza trimestrale: crescita delle specie vegetali per stimare la biomassa aerea e la sua variazione nel tempo, morfologia e stima quantitativa dell’ampiezza dell’apparato radicale (stima lungo un profilo aperto nel suolo della morfologia dell'apparato radicale e stima della biomassa ipogea), rilevazione degli eventuali danni morfologici (danni morfologici e funzionali sulle piante ubicate in corrispondenza dei suoli contaminati, rispetto alle piante nelle aree di controllo);

Verifica qualità delle specie vegetali tramite constatazioni visive a cadenza trimestrale: valutazione di ingiallimento, accartocciamento e/o deformazioni degli apparati vegetativi e riproduttivi, parametri fenologici;

Campionamento e analisi parametri chimici a cadenza semestrale: analisi di pH e concentrazione dei contaminanti di interesse nei terreni prelevati in corrispondenza delle radici/parti vegetali su tutte le parcelle di indagine;

Campionamento delle parti vegetali al termine di ciascuna stagione vegetativa e analisi chimica per la ricerca dei contaminanti specifici per ciascuna parcella. Si ipotizzano due stagioni vegetative per ciascuna specie;

Campionamento annuale dei terreni al termine della sperimentazione e analisi chimica (in aggiunta al campionamento semestrale) per la ricerca su ciascuna parcella, dei macro e meso nutritivi e dei cationi scambiabili (Ca2+, Mg2+, K+, Na+).

 

   

                         

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La nostra storia

Il gruppo Ti&a nasce nel dopoguerra e si sviluppa sino a diventare negli anni 90 leader in Italia nelle bonifiche da amianto.

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